Dopo alcuni anni in cui si è sperimentata la collocazione del presepe al centro, questa volta gli autori ripropongono la collocazione ormai classica sull’angolo di fondo della chiesa. Tale scelta non si riduce ovviamente al semplice spostamento di alcuni metri ma comporta una diversa impostazione tecnica ed artistica che offre altre opportunità e allo stesso tempo pone altre difficoltà nella realizzazione.Siamo di fronte ad un presepe tradizionale, in parte meccanizzato, con gli elementi principali tipici: la montagna, il fiume, il lago, le case, le diverse attività, la varietà dei personaggi, … Non ci sono particolari inediti rispetto agli altri anni, solo si è cercato di rielaborare l’intero paesaggio e gli effetti luminosi, curando con molta attenzione i dettagli e la prospettiva, in modo da offrire una visione semplice ma allo stesso tempo ricca di suggestioni e coinvolgente.
In primo piano domina la scena della Natività, volutamente realizzata nella maniera più semplice possibile, come a indicare la povertà con cui Dio ha scelto di venire in mezzo a noi.
Alcuni accorrono, sono tutte persone umili, semplici, uomini e donne, dapprima incuriositi poi emozionati e pervasi da grande gioia: hanno capito, hanno trovato il senso della propria esistenza e il Salvatore della loro vita. Si esortano a vicenda e ci incoraggiano…
VENITE, ADORIAMO
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